martedì 24 gennaio 2017

Novità per la sicurezza a Milano

Stasera al circolo di Niguarda, l’assessore alla sicurezza Carmela Rozza è venuta a spiegare alcune delle novità che il Comune di Milano ha in programma di mettere in campo per controllare meglio i nostri quartieri.
L’ambizione dell’assessore è quella di arrivare alla riforma della figura del “vigile di quartiere”: questi dovranno essere l’occhio e l’orecchio del quartiere, non più i soggetti che segnalano solo i tombini rotti o problemi di manutenzione ma figure che dovranno andare in giro per le strade e conquistarsi il favore dei cittadini per farsi raccontare ciò che accade, anche se poi magari l’intervento risolutivo spetterà ad altri farlo.
Oggi – ha spiegato l’assessore - ci sono 75 squadre di vigili e andranno divise per i quartieri.
In merito al problema della sede dei vigili in via di chiusura nel quartiere di Niguarda, l’assessore ha spiegato che, secondo lei, tenere aperti gli uffici comporta che ci stia dentro del personale mentre è più utile che i vigili stiano in strada e sul territorio, che non chiusi negli uffici.
Inoltre, l’assessore ha spiegato il progetto di far affiancare il vigile di quartiere da degli studenti universitari (dell’ambito della sicurezza) di madrelingua estera, in modo che possano rapportarsi correttamente anche con i cittadini che non parlano italiano.
Resterebbero, comunque, problemi nel presidiare la sera e la notte ma l’assessore ha spiegato che ci sono dei vincoli nel contratto e non si può fare molto. Oggi, il contratto, prevede 19 notti all’anno per ogni vigile ma ci sono anche dei limiti diversi in base all’età e agli anni di servizio. Numerose assunzioni di vigili sono state fatte dal sindaco Albertini in anni passati e, ora, è abbastanza difficile ottenere modifiche di contratto o assumere altro personale.
A Milano, comunque, di notte girano 5 pattuglie e poi ci sono alcuni presidi fissi (“servizi mirati” per il controllo di alcune zone in un tempo determinato) e l’assessore ha annunciato di avere l’obiettivo di arrivare ad avere 10 pattuglie notturne: almeno una in ogni zona.
Novità che l’assessore ha annunciato di voler realizzare è l’istituzione di un nucleo di controllo per le case popolari (in particolare per la vendita, il racket e il subaffitto).