sabato 3 agosto 2013

Il finto interesse dei grillini

Improvvisamente pare che i grillini mandino missive con cui si rendono disponibili a fare un accordo con il Pd per il governo.
Già, adesso che il Pdl minaccia di far crollare tutto, a questi signori e' venuta la paura di tornarsene a casa a contare scontrini e allora va bene anche il Pd. Quello stesso Pd che insultano quotidianamente nelle sedi istituzionali e sul web, in ogni intervento, anche con accuse false e mai rettificate.
Dov'erano questi signori quando il Pd si e' rivolto a loro, prima che al Pdl, per formare un governo di cambiamento? Non avevano forse detto che al Pd erano "morti che camminano", "zombie", e Bersani definito "padre puttaniere"?
Non sono loro che hanno ritardato i lavori in Parlamento sul decreto che recava misure urgenti per il rilancio dell'economia al solo scopo di bloccare una presunta riforma istituzionale (di cui oltretutto si avviava un iter e neanche la riforma stessa e neanche sanno di cosa parlano quando citano l'art. 138 perché pensano sia la Costituzione ad avere 138 articoli)?
Cos 'e' questo improvviso senso di responsabilità verso il Paese e addirittura la richiesta di fare insieme delle riforme (le stesse che pochi giorni fa hanno ritardato)?
Questo e' un altro fantastico trappolone per farci cadere e restare con il cerino in mano una volta che avremo accettato perché ricominceranno ad accusarci di ogni cosa e, quando si saranno stancati di giocare, staccheranno la spina dicendo che le cose vanno male a causa nostra.

venerdì 2 agosto 2013

Appesi a Berlusconi

E' assurdo che le sorti dell'Italia siano appese a ciò che passa per la testa di Berlusconi e tutti stiano in attesa di capire cosa vogliono fare lui e i suoi eletti
C'è un Paese reale che fa fatica e aspetta risposte serie per trovare soluzioni a problemi quotidiani e tutto continua a venire messo in secondo piano dalle vicende private di Berlusconi. 
Quelli del PDL dovrebbero vergognarsi e chiedere scusa oltre che a chi non li ha votati anche a quelli che li hanno votati per il modo vergognoso in cui stanno tentennando nella scelta di quale dovrebbe essere la loro priorità in una simile situazione. Cos'hanno da pensare? 
Cos'è importante per gli eletti del PDL: i problemi del loro capo o gli interessi di una nazione che dovrebbero governare e dei cittadini di cui hanno preso i voti per rappresentarli e dar loro risposte? 
Cosa pensano di andare a raccontare alle aziende in crisi i signori del PDL: che pensavano di far cadere il governo in segno di protesta contro la magistratura e pazienza se nel frattempo qualche altro stabilimento chiude e qualche lavoratore viene licenziato o messo in cassa integrazione senza che siano più le risorse per finanziarla? Stanno pensando questo i signori del PDL? 
Pensano di presentarsi così poi davanti all'elettorato? 
Berlusconi farebbe meglio a lasciare il Senato di sua iniziativa e a lasciare ai suoi il compito di pensare alle cose serie, togliendoli da un evidente imbarazzo che, al di là delle problematiche interne del PDL, fa perdere tempo all'intero Paese. 
Oltretutto a causa sua si sono già rovinati quasi vent'anni: non è il caso di proseguire su questa linea.