martedì 10 dicembre 2019

L'odio non ha futuro

Una grande e bellissima manifestazione quella organizzata oggi dai Sindaci a Milano per Liliana Segre e contro l'odio.
Liliana Segre, sempre con il suo stile sobrio e pacato, ha lasciato un messaggio profondissimo: "Basta odio, parliamo d'amore. Lasciamo l'odio agli anonimi della tastiera. L'odio si combatte anche tenendo viva una memoria condivisa delle tragedie che le generazioni passate hanno vissuto proprio a causa della predicazione dell'odio".
Alla fine, oltre a "Bella Ciao", dalla piazza è stato intonato l'Inno di Mameli e anche questo è stato un bellissimo segnale. Non lasciamo l'inno nazionale sulle bocche dei predicatori di odio o sulle spiagge del Papeete, perché non può essere solo un loro simbolo: c'è un'Italia diversa che chiede di essere rappresentata e vuole emergere.

domenica 1 dicembre 2019

Seminario sul Lago

Un week end a Eupilio, sul Lago di Pusiano, tra studio e politica con gli Incontri Riformisti 2019.

sabato 26 ottobre 2019

La tua casa a Buccinasco

Questa mattina a Buccinasco per l’inaugurazione del progetto “La Tua Casa”, in una villa confiscata alla ‘ndrangheta e trasformata in una Comunità per mamme in difficoltà. Tante associazioni, tante famiglie e anche tante istituzioni del territorio presenti per dare sostegno al progetto.

sabato 19 ottobre 2019

Le mafie al Nord

Al Circolo PD Quarenghi di Milano si è parlato delle mafie al Nord. 
Claudia Peciotti, responsabile giustizia e lotta alle mafie per il PD regionale, ha tracciato il quadro delle presenze e delle attività mafiose sui nostri territori, ripercorrendo anche le inchieste che si sono susseguite e segnalando la necessità di mettere la legalità al centro dei comportamenti che si tengono. 
Federico Ferri ha focalizzato l'attenzione sul Municipio 8 di Milano e ha chiesto che il PD faccia attenzione a ciò che avviene sui propri territori e sia pronto a cogliere i segnali che possono indicare la presenza di fenomeni mafiosi e dare informazioni e supporto alle possibili vittime. 
Il senatore Mirabelli ha spiegato quanto le mafie siano presenti e pericolose al Nord nonostante si vedano poco e cerchino di darsi una parvenza di rispettabilità, creando scarso allarme sociale, mentre invece è importante che i cittadini acquisiscano consapevolezza per riuscire a sconfiggere le mafie. 

domenica 13 ottobre 2019

Festa di Niguarda

Questa mattina a Niguarda alla festa del quartiere con gli spazi dei commercianti, le associazioni, gli artisti e dove gli assessori Granelli e Maran hanno presentato il progetto di riqualificazione di Piazza Belloveso previsto dal Piano Quartieri e il nuovo sistema di Alert per avvisare i cittadini sulle esondazioni del Seveso.

sabato 12 ottobre 2019

Viscom 2019

Oggi pomeriggio a Viscom Italia 2019, la Fiera della Comunicazione Visiva, ad un convegno sulle norme che regolano la pubblicità outdoor con le associazioni di categoria e con le imprese che operano nel settore.

martedì 8 ottobre 2019

La democrazia e le sceneggiate

Non sono contraria al taglio del numero dei parlamentari. Sono contraria alla sceneggiata che ha fatto in piazza M5S per festeggiare l'approvazione della legge. La sceneggiata di oggi è stata irritante: è stata una scelta comunicativa certamente, ma la comunicazione è anche sostanza. Con la sceneggiata di oggi, M5S equipara di nuovo il ruolo del parlamentare a quello dell'occupare poltrone (non a caso erano lì con le forbici e le poltrone sullo striscione e si parla di "risparmio") mentre invece fare il parlamentare dovrebbe essere un modo di rappresentare i cittadini all'interno delle istituzioni. Sul Parlamento e sul lavoro parlamentare si basa la democrazia del nostro Paese. Se in M5S pensano che fare i parlamentari sia solo occupar poltrone invece che lavorare nell'interesse dell'Italia e dei cittadini e guadagnarsi gli stipendi forse farebbero meglio a non farsi neanche eleggere e lasciare il posto a chi lavora e non "occupa poltrone".

venerdì 4 ottobre 2019

Valore Acqua

Questa mattina a Milano all'incontro "Valore Acqua" in cui si è discusso degli effetti dei cambiamenti climatici e della necessità di cambiare i nostri comportamenti e di investire risorse in modo da creare un sistema più sostenibile e rispettoso del Pianeta.

domenica 22 settembre 2019

Giorni di assemblee PD

Tre giorni di assemblee nei circoli PD dove si è discusso e ci si confrontati sugli eventi che si sono susseguiti dall'estate ad oggi e che hanno cambiato completamente il quadro politico.
Tre luoghi diversi - Rogoredo, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo - con persone diverse e dove le questioni nazionali si sono intrecciate alle problematiche locali.
Ma tre giorni in cui si è ribadito con forza che la priorità del PD in questo momento è quella di comprendere le ragioni per cui si è scelto di dare vita al Governo Conte Bis e la necessità di concentrarsi sulle cose da fare nell'interesse dei cittadini, affinché dall'alleanza di Governo si possa costruire un'alternativa al fronte sovranista, che non è ancora stato sconfitto e che, se non dovesse funzionare il nuovo Governo, potrebbe tornare più forte di prima.
Siamo in una fase difficile, in continua evoluzione, che si può gestire se il PD resta unito. La scissione fatta come una mossa puramente tattica non aiuta ma, anzi, indebolisce il PD e rischia di rendere fragile l'equilibrio su cui si regge il Governo e pregiudicarne il raggiungimento degli obiettivi. Per questo c'è bisogno che il PD non si ripieghi su se stesso e in una discussione tutta autoreferenziale su chi è dentro e chi è fuori ma vada avanti e si occupi di dare risposte alle istanze dei cittadini, rimanendo ciò che voleva essere: un luogo aperto per culture diverse che convivono e si confrontano nell'interesse del Paese.

giovedì 19 settembre 2019

Le parole sono importanti


Oggi in Anci per prendere un po' di crediti per la "formazione continua" obbligatoria per giornalisti (in questo caso, insieme agli avvocati). Si è parlato dell'importanza del linguaggio e della necessità di fare attenzione all'utilizzo che se ne fa, soprattutto nel mondo della comunicazione e dell'informazione.

domenica 8 settembre 2019

Le mafie e l'antimafia

Oggi alla Festa dell'Unità alla presentazione del libro di Attilio Bolzoni sulla vicenda di Montante (Confindustria Sicilia). Una vicenda che ha portato a riflettere sull'utilizzo dell'antimafia da parte della stessa mafia e della necessità di studiare i cambiamenti delle mafie, che oggi si presentano con modalità e azioni profondamente diversi dal passato, per essere in grado di riconoscerle e contrastarle.

giovedì 5 settembre 2019

Il lavoro del PD per la lotta alle mafie

Stasera alla Festa dell'Unità si è parlato di lotta alle mafie, in un bel dibattito organizzato da Federico Ferri, del Dipartimento Legalità del PD Milanese, con ottimi relatori. Claudia Peciotti, della Segreteria Regionale, ha aperto l'incontro con il ricordo del Generale Dalla Chiesa e ha raccontato il grande lavoro che sta facendo con il PD della Lombardia sul tema del contrasto alle mafie e per la legalità in raccordo con gli eletti nelle istituzioni, i territori e le associazioni. Nando Dalla Chiesa ha spiegato la situazione delle mafie in Europa e la totale impreparazione degli altri Stati in materia di contrasto alle infiltrazioni criminali. Franco Roberti, già Procuratore Nazionale Antimafia e oggi eurodeputato del PD, ci ha ricordato gli impegni contenuti nella Carta di Milano sul contrasto alle mafie e ha spiegato come il PD abbia fatto un grande lavoro su questo fronte. Franco Mirabelli ha sottolineato come molti territori facciano ancora fatica ad ammettere la presenza delle mafie e ha spiegato che le mafie ormai vanno combattute a livello internazionale perché sono internazionali; mentre, guardando al nuovo Governo, il senatore ha detto che dovrà dare subito il segnale che si ricomincia a fare la lotta alle mafie perché il governo giallo-verde ha fatto passare il messaggio che la legalità non sempre è un valore e addirittura può essere un problema.

sabato 24 agosto 2019

Gli obiettivi e la volontà politica

M5S vuole farlo un Governo con il PD?
Il PD vuole farlo un Governo con M5S?
Si parte da qui, dalla volontà politica. Se non c’è questo alla base, il resto è aria fritta, prendere tempo e, soprattutto, prendere in giro i cittadini e il Presidente della Repubblica, che si era già mostrato piuttosto irritato per la situazione in essere.

Guardando alle vicende e alle troppe dichiarazioni uscite in questi giorni si evince che tutte le forze politiche stanno giocando una loro partita tattica con due obiettivi principali: 1) uscirne bene, 2) scaricare le colpe di qualunque cosa agli altri.
L’obiettivo di fare un Governo non è emerso in alcun modo.

Il PD in tutte le sue dichiarazioni ufficiali ha sempre parlato di “voto come via maestra” accompagnato da un “provare a vedere se c’è una maggioranza per dar vita a un Governo” per “senso di responsabilità” e su richiesta del Presidente della Repubblica e, dopo aver messo chiari paletti per l’avviare la trattativa, ha parlato di “andare a vedere le carte”, “provare”, “no a un Governo a tutti costi”. Tutte parole che nei fatti implicano che l’obiettivo primario non è il Governo ma valutare le opzioni.

Il PD ha poi chiesto perentoriamente un “Governo di svolta” rispetto al precedente e posto chiari paletti. Tutti legittimi e bene ha fatto il Segretario ad annunciarli prima dell’avvio delle trattative ma è un po’ curioso che vengano ribaditi a trattative in corso perché è segno che qualcosa non va. In generale, Zingaretti fa dichiarazioni importanti che restituiscono forza, dignità e vigore al PD ma sembrano più orientate ad una imminente campagna elettorale che non alla formazione di un Governo.
Del resto, che Zingaretti, il suo stretto giro e anche un altro pezzo del PD ambisse al voto era cosa nota. 

M5S parte da un problema: dopo la fine rovinosa del Governo giallo-verde in conseguenza alla pesante sconfitta alle elezioni europee, il Movimento - in una logica normale - avrebbe dovuto rimuovere Luigi Di Maio e, invece, lo ha confermato e sostenuto. Difficile capire se per incapacità, per calcolo o perché obbligati a farlo ma Di Maio è il primo ostacolo alla trattativa con il PD e di questo gli esponenti del Movimento dovrebbero esserne consci.
Di Maio non vuole il PD, non lo ha mai voluto e ha anche necessità di rilanciare se stesso dopo il disastro precedente per cui è ovvio che insiste ad alzare l’asticella della trattativa fino a renderla vana.
Il problema iniziale era il “taglio dei parlamentari” (e pensare che un Governo si rende necessario per evitare l’aumento dell’IVA che peserebbe sulle tasche dei cittadini, per scrivere una manovra economica che l’Europa sorveglia e gestire i conti pubblici!), superato quello ci si è incartati sulla figura di Giuseppe Conte ma se non ci fosse stato il problema di Conte ne avrebbe creato un altro perché l’impressione è che Di Maio (e parte di M5S) l’accordo con il PD non lo voglia proprio trovare.

Insomma, da queste giornate, pare proprio che l’obiettivo delle forze politiche in campo non sia arrivare a un Governo: al massimo, il Governo è un obiettivo secondario.
Uscire dalle trattative con i paletti uguali a quelli con cui si è entrati (cosa emersa sia dalle dichiarazioni del PD che da quelle di Di Maio) vuol dire che la trattativa non è mai partita o è finta.
Se l’obiettivo fosse davvero quello della formazione di un Governo giallo-rosso si è partiti con interlocutori e argomenti sbagliati da parte di tutti.

Resta sullo sfondo anche un’altra domanda. Ci sarebbero altre forze politiche che si sono dichiarate disponibili a sostenere un eventuale Governo giallo-rosso e che sui social network e nelle agenzie di stampa lanciano appelli a PD e M5S affinché trovino un compromesso.
Perché queste forze politiche non sono coinvolte nella trattativa? Perché si è lasciato il pallino in mano esclusivamente a due partiti che, palesemente perseguono obiettivi diversi? Se queste forze politiche hanno la volontà di sostenere un Governo diverso, dovrebbero entrare in campo, infilarsi nella trattativa e provare a determinarne gli esiti, non limitarsi ad appelli via web.

Per arrivare ad un Governo è necessario un confronto con le forze interessate a farlo e la discussione deve proseguire alla ricerca di compromessi e mediazioni per arrivare ad un punto comune.
Altrimenti stiamo perdendo tempo e ci si prende in giro.

giovedì 8 agosto 2019

Comanda Salvini e va bene così?

Ma quindi comanda Salvini? È definitivo? Va bene così?
Questo è l’aspetto che più mi lascia perplessa delle vicende politiche di questi giorni.
È Salvini a fare il bello e il cattivo tempo: è lui a decidere che leggi fare e come farle, a stabilire chi è buono e chi è cattivo e nel caso quali pene applicare; è lui a decidere la marginalizzazione dell’Italia in Europa salvo poi pretendere un Commissario “di peso”; ed è lui a decidere se, come e quando deve cadere il Governo e cosa deve avvenire dopo.
Tutto questo senza che nessuno dica alcunché o intervenga per frenare o almeno provare a porre un argine a questa deriva di uno che dovrebbe fare il Ministro dell’Interno andata molto oltre i limiti del buon senso e del rispetto su tutti i fronti.

Il Movimento Cinque Stelle si è ormai suicidato a causa della manifesta incapacità dei suoi esponenti nel fare qualunque cosa: non sono stati all’altezza degli incarichi che si sono trovati a ricoprire e non sono neanche stati sufficientemente accorti sulla tattica politica.
Se già al loro esordio al Governo sembravano un po’ confusi e avevano necessità di celarsi dietro il paravento della piattaforma Rousseau e delle decisioni tutte demandate a Casaleggio, da dopo le elezioni europee sono stati completamente allo sbando e incapaci di gestire qualsiasi situazione.
Di Maio, nel tentativo di salvare il suo posto e il Governo, ha chiuso la porta in faccia al PD (non arrivando a comprendere che l’appello non era per lui, evidentemente troppo compromesso e che comunque una volta archiviato questo Governo di lui si sarebbero perse le tracce) e ha svenduto il Movimento a Salvini, lacerando i rapporti interni in M5S e compromettendo di fatto qualsiasi eventuale possibilità di ripresa del consenso.
La mozione sulla TAV, suggerita da Conte chissà per quale motivo, è stato un clamoroso trappolone in cui i 5 Stelle sono caduti dentro, incastrandosi in un angolo senza possibilità di uscita.
Qualsiasi cosa stiano pensando di fare, adesso è troppo tardi: la frittata si è consumata.
M5S ha perso la faccia sia che scelga di consegnarsi a Salvini con le mani alzate, sia che cerchi disperatamente una sponda nel PD, sia che acconsenta che si torni al voto.
Di sicuro, quindi, non è M5S che può porre un argine all’eccesso di potere che si è preso Salvini.
E pensare che M5S è il gruppo più numeroso in Parlamento, quello che avrebbe dovuto guidare il Governo e invece ha spianato la strada per il trionfo di una forza che era marginale (la Lega era entrata nelle Aule parlamentari con il 17%), lasciando che diventasse il dominus non solo del Governo ma del clima dell’intero Paese.
Un disastro più perfetto non avrebbero potuto farlo.
Altro che uno vale uno: in questi anni M5S ha dimostrato che spesso uno vale zero!

Conte in tutto questo non è pervenuto, del resto era già una figura di secondo piano rispetto ai suoi due vice quando è diventato Presidente del Consiglio; aveva cercato di alzare un po’ la testa e la voce negli ultimi mesi ma era stato immediatamente “rimesso a posto” da Salvini. È, quindi, difficile che possa trovare uno scatto di vitalità in questa fase e mostrarsi in grado di recuperare spazi e autonomia (ammesso che con una situazione così compromessa e con un Parlamento con la composizione di quello in carica ci sia qualcosa da recuperare).

Ma il Presidente della Repubblica non ha proprio niente da dire?
Le decisioni che riguardano il futuro del Paese si prendono tra un mojito al Papeete e un comizio a Sabaudia e va bene così?
Si comprende la pazienza di Mattarella nell’attendere l’evoluzione delle dinamiche interne ai partiti affinché si chiariscano su cosa vogliano fare (anche se pare abbastanza chiaro che la prospettiva sia quella del ritorno alle urne), ma qualche parola di fermezza per richiamare tutti (soprattutto quelli stanno al Governo) al rispetto dei cittadini?
Nelle pagliacciate di questi giorni tra i tira e molla della maggioranza di Governo, non si è capito quale posto occupasse l’interesse del Paese mentre invece i due contraenti dovrebbero avere come obiettivo primario proprio l’occuparsi di questo.

E adesso a Salvini pensiamo di far gestire anche la fase elettorale nella maniera in cui ha agito in queste settimane, tra un giro in spiaggia in infradito e un’ora al Ministero a sbraitare “porti chiusi”?!
Non è forse il caso di provare a fermarlo – ammesso di essere ancora in tempo per riuscirci – prima che sia tardi o ci si arrende così all’ineluttabile flusso del destino avverso?

Ovviamente il Partito Democratico non è immune da questo ragionamento perché lo stare all’opposizione non implica il non avere responsabilità di quanto succede. Il PD non ha ancora finito i pop corn?
Vogliamo continuare così?
Regaliamo definitivamente il Paese a Salvini e alla destra (che i sondaggi danno già al 50% in caso di elezioni) o possiamo cercare di fare qualcosa che non sia esclusivamente litigare dalle pagine dei giornali?

p.s.: Rispetto alle polemiche sulla tattica parlamentare adottata dal PD sulla TAV, il vero sconcerto sta nel fatto che si è scritta una mozione digeribile anche per la Lega ma sullo stare dentro o fuori dall’Aula chi polemizza evidentemente non tiene conto della composizione dei gruppi parlamentari. 
In ogni caso, il Governo si è spaccato lo stesso e, se anziché passare il tempo a mandar fuori litigate interne, il PD si fosse impegnato a diffondere all’esterno solo commenti sulla spaccatura della maggioranza di governo, probabilmente le pagine dei giornali di questa mattina apparirebbero migliori per i cittadini che guardano al Partito Democratico e cercano di capire se può essere una forza politica affidabile per il futuro del Paese.

venerdì 26 luglio 2019

Legalità e politica

Alla Festa dell'Unità del Borgorino a Cassano Magnago si è parlato di legalità e politica, partendo dalle ultime inchieste lombarde che hanno coinvolto esponenti politici del varesotto fino ad arrivare ai messaggi che manda il Governo in carica con le leggi che porta avanti. Un dibattito interessante, voluto dal PD locale per sensibilizzare le persone rispetto a quanto è stato fatto emergere dalla magistratura e organizzato con il supporto e il coordinamento di Claudia Peciotti, responsabile del Dipartimento Legalità per il PD regionale, in cui si sono confrontati il senatore Mirabelli, la segreteria provinciale del PD di Varese, i circoli e i militanti della zona.

venerdì 19 luglio 2019

Milano ricorda Borsellino

Ai Giardini Falcone e Borsellino a Milano alla commemorazione di Borsellino con il sindaco Sala che ha ricordato che dobbiamo essere responsabili perché "Siamo la speranza. Il Paese ci guarda", Lucilla Andreucci di Libera Milano che ha detto che "C'e' bisogno di verità; c'è bisogno di difendere la verità e la giustizia e di parlare di come queste persone hanno vissuto e ricordarcelo ogni giorno perché i ragazzi devono sapere, hanno bisogno di esempi" e poi il magistrato Alessandra Dolci che ha sottolineato la pervasività e la pericolosità delle mafie anche al Nord e Nando Dalla Chiesa che ha evidenziato l'eccezionalità delle figure come Borsellino nella lotta alle mafie.

sabato 13 luglio 2019

Colazione con il Comitato Bicocca

Questa mattina a colazione con il Comitato Bicocca nei pressi della stazione di Greco, dove si è discusso degli obiettivi da ottenere per il miglioramento di alcuni luoghi del quartiere e delle iniziative in programma.

lunedì 8 luglio 2019

La Festa a Melzo

Serata alla Festa del PD a Melzo con tanti amici della Martesana e del Sud-Est Milano, dove si è parlato di legalità e lotta alle mafie.

domenica 7 luglio 2019

Al Giambellino a discutere di legalità

Oggi al Giambellino, tra libri e giornalisti, dove si è parlato di lotta alle mafie e di come si sono evolute e radicate le mafie anche nei nostri territori.

giovedì 20 giugno 2019

Festival del Lavoro

Oggi a MiCo in City Life al Festival del Lavoro, dove gli esponenti della politica, delle imprese e delle categorie si sono confrontati sui cambiamenti in atto nel mondo del lavoro e sull'impatto dell'intelligenza artificiale sulle attività future.

domenica 16 giugno 2019

Pomeriggio di Libera

Oggi Libera e altre associazioni hanno animato il giardino dedicato a Lea Garofalo.

giovedì 6 giugno 2019

Una sera a Teatro

Sera a teatro con tre atti di Cechov da cui emerge il nostro modo di essere - a tratti anche in modo ironico e divertente - e costringe a guardarci e a guardare l'altro e i suoi sentimenti profondi che spesso non vediamo perché mascherati dalle apparenze quotidiane. 
 Sul palco anche Enrico Borg, che si conferma un grande attore, non solo per l'ottima recitazione ma anche per la capacità di tenere la scena e catturare l'attenzione del pubblico.

mercoledì 5 giugno 2019

I progetti per Niguarda


Oggi alla presentazione dei progetti per Niguarda finanziati nell'ambito del Piano Quartieri del Comune di Milano.

sabato 25 maggio 2019

Libera sempre più attiva sui territori

Questa mattina alla Casa della Memoria di Milano per l'assemblea di Libera in cui vengono raccontati i progetti attivi sul territorio milanese nell'ambito dell'inclusione sociale e di educazione alla legalità anche in collaborazione con altre associazioni. Tra i partecipanti anche Nando Dalla Chiesa, Jole Garuti, Paolo Petracca delle Acli e poi CGIL, Legambiente, Agesci e Fuci.

domenica 21 aprile 2019

Salvini ogni tanto dovrebbe fermarsi

Che un Ministro di uno Stato democratico che, oltretutto, ha scritto nella Costituzione che "ripudia la guerra" si faccia fotografare con un mitra in mano è di per sé qualcosa che non va. Che lo stesso Ministro, che mesi fa si ergeva a paladino dei valori cristiani e si faceva vedere a giurare su Rosario e Vangelo nel mezzo di un comizio, ora, nel giorno di Pasqua, lasci diffondere dal suo responsabile della comunicazione una foto in cui è con il mitra il mano è raccapricciante.
Salvini ogni tanto dovrebbe fermarsi e, se ce la fa magari, anche chiedere scusa, soprattutto a quei cristiani per cui la Pasqua significa qualcosa e non è certo un mitra in mano ad un uomo che rappresenta lo Stato l'immagine più indicata per raffigurarla.

sabato 13 aprile 2019

Comitato Bicocca

Colazione con il Comitato Bicocca, composto da persone impegnate a migliorare i quartieri in cui abitano e in progetti di promozione delle buone pratiche di sostenibilità.

lunedì 8 aprile 2019

La riqualificazione di Via Vidali a Milano


Al Circolo Acli di Viale Suzzani l'assessore Marco Granelli si è confrontato con i cittadini sul progetto di riqualificazione di via Vidali che prevede alberi, illuminazione e marciapiedi più grandi.
Un gran miglioramento per chi dovrà attraversarla per raggiungere la fermata della metropolitana!

domenica 7 aprile 2019

Il caso Alpi

All'Artis di Niguarda dove si è parlato di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e dei depistaggi che hanno nascosto la verità sulla loro uccisione in tutti questi anni.

sabato 6 aprile 2019

Le mafie al Nord

Questa mattina al Circolo Aniasi si è discusso delle mafie al Nord, di come troppo spesso siano sottovalutate nell'opinione pubblica e questo consente loro di proliferare indisturbate.

domenica 31 marzo 2019

Verona

Quello che si è tenuto a Verona non è il congresso della Famiglia ma un evento di oscurantisti provenienti da Paesi a cui non abbiamo nulla da invidiare dal punto di vista della democrazia e del rispetto dei diritti delle persone.
Si può sostenere la famiglia e discutere di politiche in sostegno della famiglia con soggetti diversi e, soprattutto, senza che vi sia bisogno di mettere in discussione le libertà della donna e i diritti faticosamente acquisiti sulla carta e ancora tutti da difendere nella pratica quotidiana.
E' grave non vedere questo, sopratutto non rendersi conto di come questo si inserisca in un clima culturale che spinge progressivamente a regredire rispetto al percorso di emancipazione e tutela da cui l'Italia stava pian piano cominciando a emergere.
Ed è ancora più grave che un evento pensato in quel modo, con la presenza di quei relatori resi noti dalle cronache, abbia goduto del patrocinio e della partecipazione delle nostre istituzioni.
Lo Stato dovrebbe garantire diritti e libertà, lavorare per costruire leggi e percorsi che garantiscano il rispetto di tutti e non che favoriscano le discriminazioni.
E' un controsenso pensare di contrastare la violenza sulle donne e di spiegare agli uomini che devono considerare l'altra come una persona e non come un oggetto di proprietà da gestire a proprio piacimento se poi si sponsorizza chi pensa che le donne debbano stare chiuse in casa a fare figli e quelle che non ne fanno o non possono averne siano il male.
E' difficile insegnare a scuola il rispetto per tutti, indipendentemente dall'orientamento sessuale di ciascuno, se si avvalla la teoria che gli omosessuali sono malati da curare o da rinchiudere.
Uno Stato libero e democratico non può pensare di sostenere la famiglia in quel modo e di dare la propria approvazione ad un evento in cui vengono lanciati simili messaggi.

giovedì 28 marzo 2019

Giornalisti e comunicatori

Questa mattina ad un incontro sulla comunicazione nella Pubblica Amministrazione. 
In quasi tutti gli interventi si notava il difficile rapporto tra giornalisti e operatori della comunicazione, dove questi ultimi cercano sempre più spazio e legittimazione per la loro professionalità, anche in virtù dei nuovi strumenti digitali che hanno cambiato completamente le modalità comunicative.

mercoledì 27 marzo 2019

Gli operatori della comunicazione fanno fatica

Questa mattina a un incontro sul tema del rapporto tra tv e politica e come cambia la comunicazione al tempo dei social network. 
Dagli interventi è emerso un mondo televisivo ancora autorevole ma trincerato a declamare l'irrilevanza del web rispetto all'influenza televisiva e anche rispetto al modo di fare televisione, segno che forse qualche problema chi fa tv lo subisce. 
In generale i relatori sono sembrati un po' troppo concentrati a parlare ciascuno del proprio mondo e poco di come lavorare per creare una comunicazione politica efficace riadattabile per i diversi strumenti e il pubblico a cui ciascun mezzo si rivolge. 
C'e' ancora molta confusione dentro al settore e gli stessi operatori, pur adeguandosi alle nuove tendenze, fanno fatica.

sabato 23 marzo 2019

La nuova rotta del PD

La nuova rotta del PD” è questo il titolo dell’incontro che ho coordinato al Circolo PD Rigoldi a Milano con Vinicio Peluffo (Segretario Regionale del PD Lombardia - video) e il senatore Franco Mirabelli (Vicepresidente del gruppo PD al Senato - video - trascrizione dell'intervento). 

Il percorso congressuale locale e nazionale del Partito Democratico appena concluso ha portato all'elezione di un nuovo Segretario e nuovi gruppi dirigenti con una numerosa partecipazione alle Primarie. Lo scenario interno al PD è radicalmente mutato, così come il clima politico del Paese, come attestano le numerose manifestazioni di piazza e come indicano i dati dei sondaggi. 
L’incontro, quindi, è stato un’occasione per ragionare su come il PD si prepara a recuperare una sintonia con i cittadini e a ricostruire un orizzonte culturale alternativo a quello populista-sovranista e dove si colloca il partito nella nuova geografia politica.

sabato 9 marzo 2019

Colazione con il Sindaco

Questa mattina il Sindaco Beppe Sala ha incontrato i cittadini dell zona di Bovisa e Dergano al locale "Rob de Matt", ha raccontato il suo punto di vista su Milano (città che è guardata nel mondo come un punto di riferimento e che viene osservata con speranza per le esperienze che sta facendo nascere) e si è fermato a lungo a rispondere alle tante domande sulle problematiche dei quartieri segnalate dai presenti.
Un bel momento di confronto in clima sereno tra chi vive quotidianamente alcuni bisogni e un sindaco preparato, che ha una visione globale della realtà ma anche tanta voglia di realizzare le cose in concreto e si assume la responsabilità di metterci l'impegno e la faccia di fronte ai cittadini.

lunedì 4 marzo 2019

La bellezza salverà il mondo

Tra le cose di questi giorni, ce n'è una che mi ha colpita positivamente ed è il ritorno della partecipazione alla vita del PD di alcuni personaggi della cultura e dello spettacolo.
E' un ritorno importante di personalità che fanno parte del nostro mondo, con cui abbiamo condiviso tante piazze, tante manifestazioni, tante Feste dell'Unità e tanti momenti di riflessione. Sono personalità che hanno arricchito il nostro bagaglio culturale, che hanno contribuito a costruire il nostro orizzonte valoriale e ideale.
Negli ultimi anni la loro assenza ha pesato.
Ci siamo impoveriti anche noi culturalmente, non solo la società in cui siamo immersi.
Vederli tornare ai nostri gazebo e sapere che forse potremo fare ancora della strada insieme è stata una grandissima gioia.
Non lo so se "la bellezza salverà il mondo" ma di sicuro non possiamo salvarci con il vuoto del pensiero che ci accompagna da troppi anni.
Per contrastare la rozzezza e l'oscurantismo del modello culturale vigente oggi, c'è bisogno di ricostruire un orizzonte ideale diverso e, spesso, artisti e intellettuali possono dare un importante contributo in questo senso.

sabato 2 marzo 2019

People

Oggi a Milano ha sfilato un lunghissimo e colorato corteo.
Tante associazioni, sindaci, rappresentanti della politica, organizzazioni sindacali ma soprattutto tantissime persone comuni, giovani, anziani, famiglie con bimbi piccoli.
Tutti per dire basta al razzismo e alle politiche dell'odio perché vogliamo un futuro aperto, senza muri, senza paure e dove la solidarietà torni ad esser riconosciuta come valore e dove non si torni indietro sui diritti acquisiti e sulle libertà.

lunedì 18 febbraio 2019

Ad incontrare i lavoratori di Settimo Milanese

Oggi a Settimo Milanese, dove il PD ha incontrato i lavoratori dell'Italtel, le loro problematiche e le loro preoccupazioni per il futuro rispetto alla riduzione degli stipendi e di altri possibili tagli.
In questi giorni mi sono sentita dire spesso che il PD ha smesso di essere presente sui luoghi di lavoro e accanto alle problematiche dei lavoratori.
Le vicende dell'Italtel di Settimo Milanese sono, invece, l'opposto di questa teoria: qui il PD c'era e c'è. C'è con i suoi rappresentanti istituzionali (i sindaci di Settimo, Cornaredo e Baranzate, i consiglieri regionali, i parlamentari), con i sindacati interni e anche con i singoli lavoratori.
Ovviamente questo purtroppo non è sufficiente a garantire la risoluzione dei problemi ma l'attenzione sicuramente sì.