domenica 31 marzo 2019

Verona

Quello che si è tenuto a Verona non è il congresso della Famiglia ma un evento di oscurantisti provenienti da Paesi a cui non abbiamo nulla da invidiare dal punto di vista della democrazia e del rispetto dei diritti delle persone.
Si può sostenere la famiglia e discutere di politiche in sostegno della famiglia con soggetti diversi e, soprattutto, senza che vi sia bisogno di mettere in discussione le libertà della donna e i diritti faticosamente acquisiti sulla carta e ancora tutti da difendere nella pratica quotidiana.
E' grave non vedere questo, sopratutto non rendersi conto di come questo si inserisca in un clima culturale che spinge progressivamente a regredire rispetto al percorso di emancipazione e tutela da cui l'Italia stava pian piano cominciando a emergere.
Ed è ancora più grave che un evento pensato in quel modo, con la presenza di quei relatori resi noti dalle cronache, abbia goduto del patrocinio e della partecipazione delle nostre istituzioni.
Lo Stato dovrebbe garantire diritti e libertà, lavorare per costruire leggi e percorsi che garantiscano il rispetto di tutti e non che favoriscano le discriminazioni.
E' un controsenso pensare di contrastare la violenza sulle donne e di spiegare agli uomini che devono considerare l'altra come una persona e non come un oggetto di proprietà da gestire a proprio piacimento se poi si sponsorizza chi pensa che le donne debbano stare chiuse in casa a fare figli e quelle che non ne fanno o non possono averne siano il male.
E' difficile insegnare a scuola il rispetto per tutti, indipendentemente dall'orientamento sessuale di ciascuno, se si avvalla la teoria che gli omosessuali sono malati da curare o da rinchiudere.
Uno Stato libero e democratico non può pensare di sostenere la famiglia in quel modo e di dare la propria approvazione ad un evento in cui vengono lanciati simili messaggi.

giovedì 28 marzo 2019

Giornalisti e comunicatori

Questa mattina ad un incontro sulla comunicazione nella Pubblica Amministrazione. 
In quasi tutti gli interventi si notava il difficile rapporto tra giornalisti e operatori della comunicazione, dove questi ultimi cercano sempre più spazio e legittimazione per la loro professionalità, anche in virtù dei nuovi strumenti digitali che hanno cambiato completamente le modalità comunicative.

mercoledì 27 marzo 2019

Gli operatori della comunicazione fanno fatica

Questa mattina a un incontro sul tema del rapporto tra tv e politica e come cambia la comunicazione al tempo dei social network. 
Dagli interventi è emerso un mondo televisivo ancora autorevole ma trincerato a declamare l'irrilevanza del web rispetto all'influenza televisiva e anche rispetto al modo di fare televisione, segno che forse qualche problema chi fa tv lo subisce. 
In generale i relatori sono sembrati un po' troppo concentrati a parlare ciascuno del proprio mondo e poco di come lavorare per creare una comunicazione politica efficace riadattabile per i diversi strumenti e il pubblico a cui ciascun mezzo si rivolge. 
C'e' ancora molta confusione dentro al settore e gli stessi operatori, pur adeguandosi alle nuove tendenze, fanno fatica.

sabato 23 marzo 2019

La nuova rotta del PD

La nuova rotta del PD” è questo il titolo dell’incontro che ho coordinato al Circolo PD Rigoldi a Milano con Vinicio Peluffo (Segretario Regionale del PD Lombardia - video) e il senatore Franco Mirabelli (Vicepresidente del gruppo PD al Senato - video - trascrizione dell'intervento). 

Il percorso congressuale locale e nazionale del Partito Democratico appena concluso ha portato all'elezione di un nuovo Segretario e nuovi gruppi dirigenti con una numerosa partecipazione alle Primarie. Lo scenario interno al PD è radicalmente mutato, così come il clima politico del Paese, come attestano le numerose manifestazioni di piazza e come indicano i dati dei sondaggi. 
L’incontro, quindi, è stato un’occasione per ragionare su come il PD si prepara a recuperare una sintonia con i cittadini e a ricostruire un orizzonte culturale alternativo a quello populista-sovranista e dove si colloca il partito nella nuova geografia politica.

sabato 9 marzo 2019

Colazione con il Sindaco

Questa mattina il Sindaco Beppe Sala ha incontrato i cittadini dell zona di Bovisa e Dergano al locale "Rob de Matt", ha raccontato il suo punto di vista su Milano (città che è guardata nel mondo come un punto di riferimento e che viene osservata con speranza per le esperienze che sta facendo nascere) e si è fermato a lungo a rispondere alle tante domande sulle problematiche dei quartieri segnalate dai presenti.
Un bel momento di confronto in clima sereno tra chi vive quotidianamente alcuni bisogni e un sindaco preparato, che ha una visione globale della realtà ma anche tanta voglia di realizzare le cose in concreto e si assume la responsabilità di metterci l'impegno e la faccia di fronte ai cittadini.

lunedì 4 marzo 2019

La bellezza salverà il mondo

Tra le cose di questi giorni, ce n'è una che mi ha colpita positivamente ed è il ritorno della partecipazione alla vita del PD di alcuni personaggi della cultura e dello spettacolo.
E' un ritorno importante di personalità che fanno parte del nostro mondo, con cui abbiamo condiviso tante piazze, tante manifestazioni, tante Feste dell'Unità e tanti momenti di riflessione. Sono personalità che hanno arricchito il nostro bagaglio culturale, che hanno contribuito a costruire il nostro orizzonte valoriale e ideale.
Negli ultimi anni la loro assenza ha pesato.
Ci siamo impoveriti anche noi culturalmente, non solo la società in cui siamo immersi.
Vederli tornare ai nostri gazebo e sapere che forse potremo fare ancora della strada insieme è stata una grandissima gioia.
Non lo so se "la bellezza salverà il mondo" ma di sicuro non possiamo salvarci con il vuoto del pensiero che ci accompagna da troppi anni.
Per contrastare la rozzezza e l'oscurantismo del modello culturale vigente oggi, c'è bisogno di ricostruire un orizzonte ideale diverso e, spesso, artisti e intellettuali possono dare un importante contributo in questo senso.

sabato 2 marzo 2019

People

Oggi a Milano ha sfilato un lunghissimo e colorato corteo.
Tante associazioni, sindaci, rappresentanti della politica, organizzazioni sindacali ma soprattutto tantissime persone comuni, giovani, anziani, famiglie con bimbi piccoli.
Tutti per dire basta al razzismo e alle politiche dell'odio perché vogliamo un futuro aperto, senza muri, senza paure e dove la solidarietà torni ad esser riconosciuta come valore e dove non si torni indietro sui diritti acquisiti e sulle libertà.