martedì 17 settembre 2013

Adesso è meglio Renzi

Lo preciso da subito perché voglio esser chiara: non faró la renziana, esattamente come non sono mai stata bersaniana. Nell'ultimo anno, seppur presente alle cose organizzate dal PD, mi sono trovata spesso profondamente a disagio e perplessa per alcune scelte intraprese e alcune strade imboccate. In vista del congresso e delle candidature fin qui presentate, tra Civati, Cuperlo, Pittella e Renzi, scelgo Renzi. Non credo che Renzi sia la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi, ci sono alcune sue proposte presentate alle primarie precedenti che non condivido (e che vorrei sapere se restano identiche o se avranno trasformazioni), non amo per niente molti atteggiamenti che circolano nel suo "fans club", tuttavia ritengo che tra le opzioni in campo oggi sia la scelta piú vicina a quelle che sono le richieste della società e a cui il PD deve saper rispondere. Inoltre, Renzi rappresenta molto piú degli altri l'idea di un partito aperto, che vuol portare dentro persone e andare fuori con proposte praticabili nel mondo di oggi. Insomma, la mia non è una scelta entusiastica ma una scelta realistica fatta valutando ciò che è stato il PD negli ultimi mesi, i risultati non ottenuti, il modo in cui veniamo percepiti e ció che vorrei diventasse il PD. Io voglio un partito aperto, un partito che non ha paura, un partito che incalza gli avversari, un partito che alzi la voce, un partito che gli elettori vengano a cercare non per tirarci insulti continui, un partito che vuole cambiare la società per innovare non per tornare indietro ad un tempo che non c'è più, un partito che si mette in gioco e prova linguaggi nuovi e soluzioni nuove per affrontare problemi nuovi che la società ci porta quotidianamente sotto gli occhi. Voglio un partito che presenti un'idea di Paese e la sappia trasmettere all'esterno e sulla base di questa costruisca il consenso. Voglio un partito in cui la si smetta di rinchiudersi a parlare tra noi e di noi perché al mondo fuori dei nostri problemi esistenziali interni non frega niente e i cittadini chiedono che la politica si occupi di loro. Ad oggi, il PD tutto questo purtroppo non è riuscito a farlo, per questo penso che sia ora di voltare pagina e di provare a dare spazio a chi sembra poter rappresentare al meglio tutto ciò. Se fallirà pazienza, hanno fallito anche quelli che c'erano prima e che adesso, magari, potrebbero anche non dare lezioni. In questi mesi, ho sperato che si profilassero candidature diverse, magari capaci meglio di fare la sintesi tra le varie anime del PD rispetto a quelle in campo, purtroppo non si è verificato e così, se i nomi e le istanze restano queste, scelgo Renzi. Se si apriranno nuovi scenari, li valuteró. Li valuterò con la mia testa, come ho sempre fatto, non come "la corrente" o tizio o caio, perché so pensare da sola e non ho bisogno dei suggeritori.