mercoledì 18 gennaio 2012

Incontro in Zona 9 a Milano con Cornelli

Questa sera, in una riunione del coordinamento del Partito Democratico di Zona 9, è venuto a trovarci il segretario provinciale Roberto Cornelli, per aiutarci a dirimere alcuni nodi che ci siamo trovati ad affrontare e abbiamo approfittato dell’occasione per fare un po’ il punto sulle azioni politiche della nuova giunta milanese e di quello che ci aspetterà nei prossimi mesi.
Secondo Cornelli, la questione del decentramento sarà il cuore politico delle azioni per le zone e per il Comune.
La macchina comunale, negli ultimi 20 anni di governo del centrodestra, si è andata costruendo in una forma profondamente accentratrice e con una forte deresponsabilizzazione delle persone che si trovavano a gestirla: molti funzionari non sono abituati al rapporto con i cittadini e non è sufficiente avere dei bravi assessori per riuscire a cambiare in poco tempo tutto questo.
Il decentramento può essere la chiave per ricostruire un’azione amministrativa legata ai territori e disarticolando così la struttura centralizzata esistente.
Un’idea utile per rapportarsi alla nuova giunta, suggerita da Cornelli ai Consigli di Zona, è quella di cominciare ad elaborare progetti e poi di andarli a proporre ai vari assessorati, secondo la logica della “costruzione di un progetto diffuso” e questo va incominciato adesso se si vuole arrivare ad avere effetto nei prossimi anni e, per quanto riguarda la Zona 9, si potrebbe partire dalle tematiche della mobilità, della regolamentazione del traffico o della pedonalizzazione di alcune zone.
Cornelli ha poi ammesso che, forse, qualche problema di comunicazione c’è stato da parte della giunta e, anche le azioni positive che sono state intraprese sono emerse poco ma questo è perché è sempre più complicato comunicare per chi sta al governo rispetto a chi sta all’opposizione. Per il futuro, è bene che la giunta comunale impari a governare anche i processi comunicativi.
Infine, il segretario metropolitano del Pd ha espresso la necessità di rimettere al centro dell’agenda politica di Milano il tema della crisi economica perché questa, oltre a creare impoverimento, come conseguenza, genera rabbia e tensioni sociali sempre più forti tra i cittadini.