lunedì 17 marzo 2014

Pensionati e Precari

Poco fa alla Tv 7Gold, senatore Franco Mirabelli ha spiegato (per quanti non se ne fossero accorti) che Renzi di pensioni non ha parlato e l'argomento non è scritto da nessuna parte del decreto presentato e, anziché perdersi in elucubrazioni inutili, sarebbe meglio attenersi a commentare le cose annunciate. "In questa legislatura, con il Governo Letta, è stato già fatto un adeguamento delle pensioni fino ai 3.000 euro. L'Italia - ha ricordato Mirabelli ai pensionati che telefonavano in trasmissione - ha garantito per molto tempo a tante persone di andare in pensione e di andarci bene e, forse, oggi tutto questo non si riesce più a farlo per i giovani. Oggi, nel nostro Paese, le pensioni spesso svolgono una funzione di welfare e, se si cambia questo meccanismo, dando più soldi alle famiglie, probabilmente si riesce ad alleggerire i pensionati da questo peso. Anche per questo è utile essere partiti dal tema del lavoro dipendente e dall'idea di lasciare più soldi in tasca alle famiglie per alimentare i consumi: le risorse non sono infinite e, nel contesto in cui ci troviamo, è giusto darsi delle priorità".
Sul tema del precariato, Mirabelli ha spiegato che oggi il punto è creare lavoro e aumentare le assunzioni: perché si possano stabilizzare i precari bisogna che prima si creino posti di lavoro e il decreto di Renzi ha questo obiettivo.
Con la riforma Fornero - ha ricordato Mirabelli - accadeva che dopo un contratto a termine occorreva una pausa di diversi mesi prima che questo potesse essere rinnovato e, dopo il terzo rinnovo, o l'azienda assumeva in modo stabile il lavoratore o lo lasciava a casa. Prima della legge Fornero, il contratto a progetto non poteva essere rinnovato per più di due anni, anche in questo caso l'azienda poteva scegliere se assumere il lavoratore o lasciarlo a casa. Per risolvere il problema delle troppe modalità contrattuali, la proposta di Renzi va verso il contratto unico.

Per quelli che non se ne sono accorti, segnalo che di fatto, il più delle volte accadeva che l'azienda modificava il progetto scritto nel contratto e si teneva precariamente il lavoratore fregandosene della legge oppure sostituiva il lavoratore o si avvaleva di stagisti a rotazione. I contratti a progetto sono una realtà da tempo. Fingere di non vederli è ipocrita. Cercare di regolarli ci hanno provato in tanti senza sortire alcun effetto. Cerchiamo di essere concreti invece di parlare a vanvera o di far finta di cadere dalle nuvole.

p.s.: A proposito di pensioni, io sono una di quelle che la pensione non l'avrà mai e sentire pensionati che si lamentano, spesso con pensioni alte e non strettamente legate ai contributi che hanno versato, fa incazzare parecchio.