martedì 11 marzo 2014

Bimbi al Senato

Oggi pomeriggio ho fatto la maestra e mi sono ricordata di quanto sia bello ma anche faticoso perché i bambini fanno domande precise e vogliono risposte precise e ti vedono come una infallibile che sa tutto e non li puoi deludere.
Ero a fare "il pubblico" in Senato e si sono avvicendate un paio di scolaresche. Il primo gruppo era di ragazzi che più che cercare di capire cosa stesse succedendo erano lì per divertirsi, una stava anche per applaudire dopo un intervento perché ha sentito una parte di senatori che applaudiva, ma lei non lo faceva perché aveva seguito l'intervento: pensava che si facesse, come a teatro o in tv! Il secondo gruppo, invece, erano bambini e quasi tutti maschi. Erano preparati, sapevano tutto del senato e conoscevano i nomi dei senatori più importanti, solo che alcune cose probabilmente non gliele avevano dette, come ad esempio il fatto che il Presidente del Senato non sta lì fisso sempre ma ogni tanto, a turno, i vicepresidenti lo sostituiscono: i bimbi si aspettavo di vedere Grasso e hanno trovato Gasparri e hanno cominciato a chiedere perché. Poi volevano sapere cosa si stesse votando e cosa c'era di diverso in quella legge rispetto a quella attuale e quali partiti volevano quella legge. Poi si sono persi a guardare una bellissima senatrice bionda di Forza Italia. Poi uno voleva sapere cosa fa un senatore, che lavoro è e cosa farà quando non sarà più senatore. Uno ha anche chiesto di quanto è lo stipendio di un senatore.
Mi ha colpito vedere bimbi così interessati e preparati. È bello che le scuole portino i bimbi a vedere all'opera i nostri rappresentanti nelle istituzioni e credo che sia anche utile, soprattutto in tempi di antipolitica.