venerdì 9 giugno 2017

M5S e la paura o l'incapacità di assumersi la responsabilità delle scelte

Dietro al naufragio dell’accordo sulla Legge Elettorale apparso in tutta la sua evidenza alla Camera dei Deputati, ci sono sicuramente molti fattori (in primis la strategia politica non proprio efficace messa in atto, per cui si è deciso di portare in Aula la legge quando era chiaro che i numeri traballavano e per di più a ridosso delle elezioni amministrative, per cui ciascun partito ha necessità di darsi visibilità elettorale) e vi sono sicuramente anche diversi protagonisti, consapevoli o meno, di cui si potrà discutere a lungo.
Tra le varie cose, però, è emersa in modo netto ancora una volta la totale inaffidabilità del Movimento Cinque Stelle che, come già aveva fatto in passato su altri provvedimenti, per un po’ di tempo ha mostrato di voler stare all’accordo e poi, strada facendo, ha cambiato idea e ha deciso che le scelte concordate non andavano più bene e, conseguentemente, ha deciso di votare diversamente rispetto a quanto stabilito.
Sulla legge elettorale lo ha mostrato platealmente il tabellone della Camera dei Deputati mentre in passato era già avvenuto al Senato sulle Unioni Civili, ad esempio.
Accordi difficili, dunque, con M5S sia sul merito (perché è complicato concordare con personaggi che credono alle scie chimiche, contestano i vaccini, predicano la decrescita, non vogliono fare opere e infrastrutture per paura di mafie e corruzione e per ogni cosa gridano al complotto) che sul metodo, perché come ha urlato in un momento di rabbia Ettore Rosato alla Camera dei Deputati, poco dopo che si era palesato lo strappo, “Oggi il Movimento 5 Stelle ha dimostrato cosa vale la loro parola: nulla! Non vale nulla!”. [video]
È evidente, quindi, che - come ha fatto notare anche il senatore PD Franco Mirabelli, nel corso di un dibattito televisivo a Sky - “non si può fare alcun accordo quando uno dei contraenti dice apertamente che fa un patto però poi vota come gli pare a prescindere da quanto stabilito insieme. E gli esponenti di M5S alla Camera hanno detto chiaramente, nel corso della discussione, di votare le cose che gradiscono e di non votare le cose che non gradiscono o che si ritiene che convengano al PD. Se questo è il principio su cui si basano, è difficile ripartire e fare nuovi accordi con loro”. 

Il motivo dell’inaffidabilità del Movimento 5 Stelle, l’ha ben individuato Rosato nel finale del suo intervento in Aula quando, rivolto ai banchi dei grillini, ha affermato: “Voi non sapete decidere, voi non sapete scegliere, voi avete paura di decidere, voi avete paura di scegliere, è questo il motivo per cui la legge elettorale è fallita!”. [video]
Ed è proprio questo, infatti, che emerge nell’ondeggiare della linea politica di M5S: la paura di assumersi le responsabilità di una scelta.
L’accordo sulla legge elettorale con le altre forze politiche e, in particolare con il PD, aveva già mandato in crisi il Movimento, tanto che era già stato fatto un primo sondaggio sul blog per far ratificare dagli aderenti la possibilità di scendere a patti con gli altri gruppi parlamentari, perché in M5S persiste il giochino del fare i “duri e puri”, del dire No a qualunque cosa arrivi dagli altri perché è negativa per il solo fatto di arrivare dagli altri, del considerare gli altri come il male da cui star lontani per non farsi contaminare.
È chiaro che, in piena campagna elettorale per le elezioni amministrative, a pochi giorni dal voto, mettersi a fare un accordo con le altre forze, e in particolare con il PD, dipinte sempre come il male assoluto qualche imbarazzo e qualche difficoltà nel Movimento l’ha creata.
Come è chiaro, dunque, che prima dell'interesse del Paese (tanto sbandierato) viene l'interesse del Movimento di non fare brutta figura.
Di qui il tentativo di tirarsi fuori, di prendere tempo, di chiedere un rinvio del voto finale per fare una nuova votazione sul blog.
Scelta “stravagante” l’ha definita il senatore PD Mirabelli intervistato da Sky.
Più pesante ci è andato l’on. Rampelli di Fratelli d’Italia AN che ha detto: “Il Parlamento italiano e i suoi rappresentanti sono tenuti in ostaggio da un golpista digitale che stringe accordi al limite della pornografia politica con il Pd, Forza Italia e Lega. Tiene sotto scacco le istituzioni costringendo la democrazia reale al verdetto della rete. A Roma si dice ci ripensa come i cornuti. Peccato che gli unici cornificati siano i suoi elettori e quegli italiani che in buona fede hanno votato i 5stelle”.
La richiesta di M5S di effettuare una nuova votazione, però, è arrivata proprio perché assumersi la responsabilità di una scelta fa paura: è più facile demandare ad altri, a Grillo, a Casaleggio, alla rete. E se si sbaglia si può sempre dire che è colpa degli altri, del complotto, dei poteri forti...
Ecco allora che viene da pensare che il mito della “democrazia diretta” tanto sbandierata dai grillini sia in realtà una scusa per giocare di furbizia e anche per nascondere incapacità di risolvere situazioni che richiederebbero competenza e politica e non certo un click.

Personalmente, non credo nella democrazia diretta perché non credo che tutti siano tenuti a capire tutto e a potersi esprimere su tutto in modo corretto. Credo in una democrazia rappresentativa, per cui se scelgo un partito è perché presumo che possa rappresentarmi e auspico mandi nelle istituzioni soggetti competenti, capaci e di qualità, che siano poi in grado di assolvere il compito per cui sono stati eletti e trovare le soluzioni ai vari problemi che di volta in volta si pongono.
Gli esponenti di M5S dimenticano forse di esser stati eletti e di aver già ricevuto un mandato dagli elettori e se per ogni problema vanno in tilt o hanno paura di sbagliare e devono chiamare a raccolta il web per sapere come comportarsi, mi domando cosa siano stati eletti a fare? Se non sono in grado di assolvere al compito per cui sono stati mandati nelle istituzioni e ogni volta devono chiedere a ignari cittadini come fare, tanto vale che non si presentino neanche alle elezioni.
Oltretutto, con M5S più che “democrazia diretta” viene da pensare a decisioni eterodirette visto che, un minuto dopo che la legge elettorale è stata affossata, Grillo ha affermato che era una cosa meravigliosa (video di Sky) e verrebbe da chiedersi cosa pensano gli elettori di M5S che avevano votato una prima volta sul blog proprio per chiedere di portare avanti l’accordo per fare quella legge.