martedì 30 maggio 2017

La lotta al racket e le mafie al Nord

Questa mattina in Prefettura a Milano è stato ricordato Pietro Sanua, ucciso perché rifiutava di sottostare al racket e si batteva per il rispetto delle regole e della legalità anche per il settore del commercio e degli ambulanti. 
Nel corso degli interventi, molti tra i relatori si sono soffermati sul fatto che la richiesta del pizzo ai commercianti, anche quelli con attività non di rilievo e priva di grandi guadagni economici, continua ad essere esercitata perché è la manifestazione del potere criminale e del controllo del territorio; cosa che interessa ai mafiosi molto di più dei soldi. 
Nando Dalla Chiesa ha ricordato la forte presenza mafiosa nei settori del commercio ortofrutticolo e anche dei fiori, con intrecci tra organizzazioni criminali e straniere. 
Tornando a Pietro Sanua, è stato evidenziato come, all'epoca del caso, non fu indicato come "omicidio di mafia" perché avvenuto a Milano e nel passato nessuno si azzardava a parlare di mafia a Milano: i primi a farlo sono stati Libera e Nando Dalla Chiesa. 
In molti hanno anche sottolineato la difficoltà che c'è ancora oggi a parlare di mafie al Nord, perché i cittadini tendono a sottovalutare il problema e a sentirsi immuni mentre, invece, purtroppo non è così.