martedì 28 maggio 2013

Il disinteresse delle donne per le altre donne

Spiace vedere che l'aula della Camera al momento in cui si discuteva della violenza sulle donne era semivuota. Non lo dico per rincorrere le idee sbagliate dei grillini che pensano che il lavoro degli eletti sia solo quello di occupare le aule, anche quando magari sarebbe più produttivo che facessero altro (sempre nell'ambito del complesso lavoro istituzionale che gli eletti si trovano ad affrontare). Lo dico in relazione all'argomento di cui si discuteva. Credo, infatti, che sia normale che nei momenti di "discussione generale" non tutti siano presenti, perché magari si occupano contemporaneamente di gestire altre questioni (sempre in ambito politico-istituzionale), perché non tutti sono tenuti a sapere tutto mentre è giusto che ciascuno sia presente nei momenti in cui si discutono cose di propria competenza e, ovviamente nei momenti di voto o di scelte dirimenti. Però i fatti drammatici che la cronaca ci riporta quotidianamente meritavano una riflessione collettiva e un segno di attenzione da parte delle istituzioni, della politica e degli eletti a rappresentarci e spiace vedere che invece questi non erano minimamente interessati. Così come spiace molto vedere le donne che, proprio in quel giorno in cui si parlava di un tema che le tocca così profondamente, erano altrove e più interessate a portare avanti i propri impegni personali volti a garantire la promozione di loro stesse invece che a rappresentare i cittadini e le cittadine che le hanno elette in sede istituzionale per portare avanti le istanze di interesse della collettività.