martedì 4 settembre 2012

Gli elicotteri di Formigoni

Mio articolo pubblicato su Il Nord.
Fine del sogno di Formigoni di trasformare la superficie di Palazzo Lombardia in un centro di servizio pubblico di mobilità in elicottero commerciale e turistica? I residenti del quartiere ci hanno sperato e a fine a luglio sembrava che tutto ciò fosse davvero possibile, almeno per un po’.
A fermare i voli, infatti, è arrivata una sentenza del Tar della Lombardia che ha stabilito che la piattaforma di decollo e atterraggio realizzata all'undicesimo piano del Pirellone bis non è utilizzabile, in quanto il rumore prodotto dagli elicotteri viola i limiti di 50 decibel notturni e 60 diurni previsti dalla legge nazionale per le emissioni sonore. Un elicottero produrrebbe ben 85 decibel, secondo i dati presentati dal comitato “Quartiere Modello, composto da circa 300 famiglie esasperate dagli effetti dei voli e residenti in via Alessandro Paoli (una traversa di via Melchiorre Gioia) che, dal maggio 2011, hanno intrapreso una battaglia legale per fermare il progetto formigoniano.
Chi in Regione si è sempre occupato della questione, sostenendo le battaglie dei cittadini e presentando anche diverse interrogazioni all’assessore che si occupa di mobilità e trasporti, è il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Mirabelli, il quale ha così commentato la sentenza: “Era assolutamente evidente che un eliporto costruito in pieno centro abitato violasse i limiti previsti dalla legge per le emissioni sonore. Lo avevamo denunciato più volte ma c’è voluta la giustizia amministrativa per sancire ciò che era chiaro dal principio. Adesso, però, Formigoni deve spiegare ai lombardi quanti soldi pubblici sono stati spesi inutilmente per accontentare le sue dispendiose pretese. Solo la solita arroganza formigoniana ha fatto sì che si portasse fino in fondo questo progetto. Inoltre resta da capire come abbia fatto l'Arpa a rilevare una rumorosità nei livelli consentiti come aveva spiegato l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Cattaneo”.
Sui dati contestati, Raffaele Cattaneo ha chiarito che i limiti di rumore misurati da Arpa risultano inferiori e rispettosi del piano di zonizzazione acustica adottato dal Comune di Milano che, però, al momento non è ancora stato approvato. Proprio questa mancanza ha permesso al Tribunale amministrativo di accogliere il ricorso presentato dai cittadini, annullando l’autorizzazione rilasciata dall’Enac alla Regione, in quanto la piattaforma sopra al Pirellone bis da utilizzare come base di partenza e arrivo degli elicotteri risulta incompatibile con la classificazione acustica del quartiere attuale.
Una battaglia vinta per ora, dunque, dai residenti che più volte si sono fatti sentire per protestare contro quell’idea di far partire e atterrare gli elicotteri in mezzo alle case. Ma non è finita perché la Regione, infatti, ha già detto che intende presentare ricorso al Consiglio di Stato.
Raffaele Cattaneo ha annunciato anche che “dal 1 giugno 2012 Enac ha rilasciato alla piazzola di Palazzo Lombardia anche la certificazione di eliporto, che consente agli elicotteri di atterrare e decollare indipendentemente dall’autorizzazione come elisuperficie” e, quindi, non ci sarà alcuno stop dei voli, i quali comunque, fino ad oggi, sono stati in numero limitato e hanno utilizzato una rotta meno impattante per il quartiere. Nel frattempo “la Regione ha già messo in campo ulteriori interventi di mitigazione dell’impatto degli impianti tecnologici posti sulle coperture di Palazzo Lombardia, riducendo in modo significativo i rumori”, ha precisato l’assessore ai trasporti. Per fortuna, perché oltre ai rumori assordanti, gli inquilini hanno denunciato anche vibrazioni fortissime, odore di carburante e vortici d'aria. Insomma, se il progetto della giunta formigoniana di realizzare un servizio di elitaxi per collegare gli aeroporti milanesi con i centri nevralgici della città, che prevede come una delle stazioni proprio la superficie di Palazzo Lombardia, andasse in porto per i residenti sarebbe un vero e proprio incubo.
In attesa degli sviluppi della vicenda, resta da capire come mai a nessuno sia venuto in mente che costruire una piattaforma per elicotteri nel cuore della città avrebbe prodotto simili risultati sul fronte dell’inquinamento acustico e come mai non siano emerse prima queste criticità, senza contare la pericolosità che potrebbe derivare da eventuali incidenti dato che il Palazzo Lombardia da cui dovrebbero andare e venire gli elicotteri si trova circondato da abitazioni. Domanda che pone anche il consigliere regionale Mirabelli che sottolinea: “Quello che non si capisce è perché l’assessore Cattaneo pensa che gli elicotteri debbano per forza atterrare nei parchi o sui balconi di cittadini incolpevoli. Se Cattaneo vuole il nostro consenso, basta che costruisca eliporti, come in ogni parte del mondo, in modo che non disturbino la quiete pubblica”.
Intanto, in attesa di nuove sentenze, la mobilitazione dei residenti prosegue.