mercoledì 27 marzo 2013

Crimi e Lombardi, due diversi stili comunicativi

Crimi e Lombardi, i portavoce di M5S in Senato e Camera, sono molto diversi tra loro.
Crimi studia, ci prova, ha le sue idee ma probabilmente avverte il peso della responsabilità del ruolo che si trova a ricoprire da totalmente impreparato e il fiato sul collo dell'attenzione mediatica (e anche delle minacce del suo controllore Grillo), si accorge che sono tutti lì pronti a immortalare ogni suo scivolone e, puntualmente, va in ansia, inciampa, sbaglia e fa figuracce che lo rendono terribilmente ridicolo. Più Crimi cerca di dimostrare la sensatezza delle sue idee e la sua bravura, più evidenzia che ciò che dice di senso non ne ha alcuno e che lui è tutto tranne che preparato.
La Lombardi no, non fa ridere: fa paura. Lei ha delle sue convinzioni politiche più nette e un atteggiamento strafottente: quando dice cose sbagliate o che non hanno senso, se ne frega, non fa mai marcia indietro ma tira dritto, rigira la frittata. Lascia anche un certo sconcerto data la gravità di alcune sue affermazioni e la strampalatezza di altre, eppure lei non fa ridere. Forse anche quello della Lombardi è un modo di reagire al peso di una responsabilità troppo grande per una appena arrivata e all'ansia di esser subito sottoposta ad un giudizio negativo ma così facendo dà una pessima idea di sé, tendendo ad apparire come un soggetto inquietante e anche un po' pericoloso.
Dato che vanno di moda le dirette streaming, guardate quando parlano sulle web tv di Camera e Senato, vedrete l'effetto che fanno.